Quando si parla di relazioni, relazioni interpersonali o relazioni sociali, si intendono tutti quei rapporti che intercorrono tra due o più individui. Queste relazioni si possono basare su sentimenti diversi, come l’amore, l’amicizia, la simpatia, l’affetto, come anche su passioni e interessi comuni, o su impegni sociali e professionali.
Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano, dai rapporti amicali, amorosi, alla famiglia, in qualsiasi forma di aggregazione umana.
Relazionarsi vuol dire condividere, confrontarsi, ma soprattutto comunicare. La comunicazione infatti è alla base di ogni rapporto, che implica la messa in comune di visioni differenti all’interno di un processo interattivo tra le persone, dove ogni partecipante deve essere predisposto all’ascolto dell’altro.
A volte però ci possono essere degli ostacoli nella comunicazione, che influenzano la qualità della relazione. Questi possono essere lo stato emotivo di uno o entrambe le persone, l’utilizzo di un linguaggio diverso che porta alla creazione di malintesi e litigi, la capacità di ascolto e di comprensione dell’altro, che non implica solo la comprensione delle parole o del comportamento ma anche delle motivazioni e delle intenzioni con cui l’altra persona ha detto o fatto determinate cose. Altri ostacoli possono essere il grado di motivazione delle persone nell’impegnarsi a mantenere e sviluppare una relazione positiva con l’altro, la formazione di pregiudizi o stereotipi, in cui poi si vanno a generalizzare determinate caratteristiche dell’altro e si crea una sorta di alone negativo attorno a quella persona e alla relazione stessa. Altre volte ci possono essere, invece, degli ostacoli che derivano dal contesto esterno, come il rumore o la distanza, che rendono difficile o addirittura impediscono alla relazione di svilupparsi adeguatamente, con un conseguente senso di frustrazione.
Mentre nelle relazioni nate nei contesti lavorativi, in cui le persone sono legate da rapporti professionali e la maggior parte delle problematiche può essere scaturita da difficoltà gestionali e/o comunicative, nelle relazioni di coppia o nelle relazioni genitore -figlio le difficoltà possono essere di varia natura e a volte più complicate da gestire.
Nelle relazioni genitori –figli le problematiche possono essere diverse anche a seconda della fase di sviluppo in cui si trova il figlio, in quanto ci sono esigenze diverse nell’infanzia, piuttosto che nell’adolescenza o nell’età adulta, così come ci sono diverse modalità di comunicazione e di gestione dei conflitti. La situazione può cambiare nuovamente anche quando è il figlio adulto a doversi occupare e confrontare con i genitori in età avanzata.
Molto spesso si creano degli squilibri e ci si trova a dover rinegoziare i termini della relazioni quando si verificano dei passaggi o cambiamenti naturali all’interno della famiglia, ovvero quando la coppia coniugale si ritrova in una relazione a tre, in seguito alla nascita di un figlio, successivamente quando il figlio abbandona la casa paterna, e quando si va incontro all’invecchiamento.
Per quanto riguarda le relazioni di coppia, situazioni di rottura possono capitare, ma la difficoltà più grande sta nel riuscire a riparare tali disgiunzioni, ritornando in contatto con il partner e ripristinando un clima sereno ed armonico.