Le emozioni sono presenti in qualunque evento della vita di un essere umano e mediano costantemente il rapporto con il suo ambiente fisico, sociale ed interpersonale. Hanno infatti importanti funzioni relazionali e comunicative, e svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo e l’adattamento delle persone.
L’emozione quindi, è una reazione soggettiva evocata da oggetti o eventi, reali o immaginari, significativi per l’individuo, che ha conseguenze a livello fisiologico (reazioni somatiche), comportamentale, cognitivo e affettivo.
Essa dipende molto anche dalla percezione, benefica o avversativa, di questi stessi eventi o oggetti.
Per mantenere un equilibrio psicofisico risulta fondamentale riuscire a regolare le varie emozioni che accompagnano ogni aspetto e relazione della nostra vita. Questo non sempre è un compito facile, in quanto situazioni conflittuali o che presentano un certo grado di stress possono portare ad avere delle reazioni emotive non controllate, come esplosioni di rabbia, pianto inconsolabile, chiusura estrema, ed altre ancora. Altre volte, invece, si possono sperimentare emozioni contrastanti, con conseguenti sentimenti di colpa e confusione, che non si riescono a gestire.
Molto spesso si crede che soltanto le emozioni “positive” siano quelle “sane”, ma in realtà è importante sperimentare qualsiasi emozione venga suscitata da una determinata situazione, persona o oggetto, purché venga fatto in maniera consapevole e adeguata.
Per riuscire a regolare le varie emozioni, quindi, è necessario identificarle, darle un nome ed accettarle.
Può capitare che l’emozione venga considerata dal pensiero razionale come un elemento di disturbo del comportamento razionale. Tuttavia esistono emozioni moderate che accompagnano ogni momento della vita quotidiana di ogni individuo, che non distolgono il soggetto dal perseguire gli obiettivi che intende realizzare, ma favoriscono la messa a punto di strategie più mirate ed adeguate, che a volte migliorano anche la performance.
Ad ogni modo non siamo tutti uguali e pertanto ognuno sviluppa una propria modalità di sperimentare, comprendere e di esprimere gli affetti. Alcuni individui sono più o meno capaci di comprenderli ed esprimerli, ma in ogni caso essi differiscono nel modo in cui esprimono o intendono gli affetti attraverso le parole e degli indicatori non verbali, quali la gestualità, l’espressione del volto o il tono della voce.
Ci possono essere poi delle situazioni particolari, come quando si è sotto stress, in cui una persona non riesce ad attingere ad una gamma completa di emozioni, oppure le usa in modo inappropriato e poco flessibile. Questo va poi ad inficiare nelle relazioni con gli altri, in quanto può succedere che si distorcono le intenzioni degli altri, interpretando in maniera errata alcuni segnali, oppure si hanno delle reazioni esagerate o inadeguate al contesto o alla relazione.
Pertanto sarebbe utile cercare di prendere coscienza delle proprie emozioni, al fine di riconoscerle, elaborarle e verbalizzarle, in modo da distinguere e gestire i vari sentimenti.